Ascolto attivo: ecco cos’è e come aiuta la produttività

Ascolto attivo: ecco cos’è e come aiuta la produttività

Ascolto attivo, un rarità. Questa provocazione in apertura nasce dal fatto che siamo sempre più oberati di informazioni, molte delle quali non richieste e non gradite. Ecco perché la concentrazione ci viene sempre più difficile ed ecco perché ci si illuminano gli occhi quando arriva alla mente un concetto ritenuto stimolante o interessante. Ma quando siete al lavoro, non potete permettervi il lusso di non registrare quello che vi dicono soltanto perché, per qualche personale ragione, non è di vostro pungolo. Per imparare a far crescere la produttività di team è importante imparare ad ascoltare bene. Se il tempo è prezioso, capire al volo le informazioni che vi vengono riferite rende tutto più fluido. Ecco una mini-guida in grado di risvegliarvi dal torpore e, poi, di spingervi addirittura all’azione. Buona lettura.

Ascolto attivo? Cos’è? Cerchiamolo di capire partendo dalla sua definizione e da là vi sarà chiaro perché è strettamente connesso con quanto (e come) produce la vostra azienda. Si tratta della “capacità di saper ascoltare con un elevato grado di attenzione e partecipazione comunicativa”. Rispetto all’ascolto “semplice”, la differenza sostanziale è che non recepite passivamente informazioni ma le registrate attivamente.

Questo innesca dei processi virtuosi in cui il meccanismo del vostro business gira alla perfezione e voi potete eliminare dal tempo di lavoro le incomprensioni tra colleghi e i giri produttivi a vuoto. Entrare nel processo di apprendimento degli adulti vi metterà in condizione di capire cosa fare per “stare sul pezzo”.

Le tecniche per imparare ad ascoltare

Quali sono le tecniche per imparare ad ascoltare? Come si raggiunge l’ascolto attivo? Ecco quelle più importanti:

  • dovete osservare bene l’interlocutore per coglierne anche il linguaggio non verbale e il tono di voce;
  • dovete gestire il feedback nella comunicazione attraverso la capacità di fare domande aperte o alternative o di verifica e chiarimento;
  • dovete creare silenzio cognitivo in voi evitando che la mente voli, in quella conversazione, in pensieri diversi dal lavoro.

Chiaro questo punto sull’ascolto attivo? E’ importante ma non è l’unico aspetto. Continuate a leggere. Cosa? Il proseguio di questo articolo ma anche le tante informazioni che ci sono nel web. Poi, se volete addentrarvi veramente nell’item, noi siamo ben disposti ad incontrarvi senza impegno per discuterne. Ci potete scrivere qua. Vi aspettiamo. Intanto ecco un’altra considerazione sul ruolo dell’udito nella produttività aziendale.

Test per misurare la propria attenzione

Potete mentire a tuti tranne che a voi stessi. Se non ascoltate il prossimo quando parla, lo sapete. In questa fase è importante che siate onesti e che ammettiate di avere questo gap. Solo da questa partenza potrete iniziare a risolvere un problema di attenzione.

Questo percorso di auto-consapevolezza sulla propria concentrazione può comunque essere facilitato. Come? Con dei test per misurare la propria attenzione. Ce ne sono molti ma noi ve ne segnaliamo uno a questo link per la sua completezza.

Ora che avete messo il tassello dell’importanza di acquisire ed usare un ascolto attivo nel vostro lavoro, iniziate a lavorarci sopra e vedrete quanto tempo risparmierete nella vostra giornata e quanto in alto andrà l’asticella della vostra qualità.

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