Content marketing: 14 cose da fare prima di pubblicare un articolo o un post

Best practices e piccoli accorgimenti per ottenere il massimo dall’Inbound marketing e dal content marketing

Se l’andamento del vostro sito, del vostro blog o della vostra pagina social è altalenante, provate a seguire questa check list prima di pubblicare qualsiasi contenuto.

Content is King  (Bill Gates)

Anche se questa locuzione è ormai inflazionata e abusata nel web, la sua valenza è inalterata.

Per essere “re”, un contenuto non deve solo essere di qualità in senso assoluto. Deve essere di grande utilità per il target di riferimento. Deve rispondere a un’esigenza o fornire la soluzione di un problema che il pubblico avverte come imminente.

A volte, apparentemente senza ragione, anche un contenuto con queste caratteristiche, può non ottenere i risultati attesi. I motivi possono essere molteplici.

Osservando dei piccoli accorgimenti, sotto forma di chek list, possiamo evitare di commettere alcuni degli errori più comuni che ostacolano il successo dei nostri post e articoli.

Se il contenuto è “the king”, parafrasando la celebre citazione, potremmo dire che questa check list è “the queen”.

Check list: 14 cose da fare prima di pubblicare un articolo o un post

  1. Headline o Titolo

Leggendo il titolo, viene voglia di proseguire nella lettura? È abbastanza predittivo rispetto al contenuto?  Può suscitare curiosità nel proprio pubblico? Senza queste caratteristiche è improbabile che un post/articolo abbia successo.

  1. Hook o Incipit

Il primo paragrafo è uno dei punti cruciali di un testo. Nelle prime, poche righe, occorre catturare l’attenzione del lettore, mettendo a fuoco il fulcro del discorso e stimolando la sua curiosità con delle piccole anticipazioni. Occorre subito dichiarare quale sia la “promessa”.

(Es. Con questo articolo conoscerete alcuni accorgimenti da adottare per migliorare le performance del vostro blog/sito.)

  1. Elementi multimediali

Immagini d’impatto, video, infografiche e presentazioni su slide share sono solo alcune delle carte a nostra disposizione. Scegliendo con cura, o confezionando autonomamente, elementi multimediali di qualità, si può incrementare fortemente l’impatto di un post o di un articolo.

  1. Almeno 300 parole

Molti sapranno che per essere ben indicizzato su google, un testo debba essere composto da almeno 300 parole. Per quanto sia arbitraria, questa regola, è valida come conditio sine qua non.

Ma per un testo di qualità, dovremmo fare attenzione non solo al conteggio delle parole, ma anche alla loro articolazione e organizzazione all’interno dei paragrafi.

  1. Tag e categorie

La scelta delle giuste categorie nelle quali includere il contenuto e la selezione delle parole chiave con cui “taggarlo”, sono un aspetto importantissimo che può influenzare sensibilmente la risposta del pubblico.

  1. Permalink

Invece di lasciare nell’url il titolo del post/articolo (come avviene di default quando si pubblica su wordpress) è meglio sostituirlo editando un link più breve e pulito, con le parole chiave che meglio identificano il contenuto. Questo non solo sarà d’ausilio per gli utenti, ma vi agevolerà anche dal punto di vista SEO.

  1. Link Interni

La presenza di link interni che rimandano ad altri articoli o sezioni del sito/blog, apporta diversi vantaggi. Gli utenti possono esplorare le risorse correlate, navigando il sito (o blog) in base ai loro interessi e questo aspetto influisce positivamente sull’esperienza di navigazione.

Con i link interni, inoltre, non solo porteremo traffico ad altre aree, pagine o sezioni, ma incrementeremo il tempo di permanenza sul sito e il numero delle pagine viste.

  1. Revisione e Test di Leggibilità

Sembra scontato, ma rileggere diverse volte il testo è fondamentale per correggere eventuali errori di battitura e migliorarne la leggibilità.

Oltre a essere un aspetto cruciale per il successo di un testo da parte degli utenti, la leggibilità è uno dei parametri più importanti nell’indicizzazione sui motori di ricerca.

Potete effettuare un test di “readability”, basato sull’Indice di Gulpease, sul sito Translated – Analizzatore di leggibilità, in italiano, o sul sito The Readability Test Tool (versione inglese).

  1. Sottotitoli e intestazioni

Anche questi migliorano la leggibilità e di conseguenza la facilità di comprensione e memorizzazione di un testo. È molto utile segmentare il testo in paragrafi con argomenti specifici, scanditi da sottotitoli e intestazioni esplicativi.

  1. Call To Action

Quando scriviamo un testo, abbiamo sempre un obiettivo! Se desideriamo che i nostri lettori, dopo aver letto il testo, effettuino un’azione specifica, dobbiamo chiedere loro esplicitamente di farlo.

(Esempio: Se ti è piaciuto questo articolo, puoi ricambiare i miei sforzi, effettuando la condivisione sul social che preferisci.)

  1. Validità temporale

Il tuo testo ha una validità temporale limitata? A volte succede di dover pubblicare testi con contenuti d’attualità che hanno una scadenza molto ravvicinata.

Nel redigere un testo, possiamo dare più o meno peso all’aspetto temporale. In linea di massima, però, i contenuti migliori sono quelli slegati da scadenze temporali, poiché possono continuare a generare traffico anche dopo anni.

  1. Valore per il target di riferimento

Questo aspetto andrebbe sondato ancor prima di procedere alla scrittura di un testo. Che valore e che utilità ha il contenuto per il pubblico? Quale sarà la propensione a condividerlo tra i suoi contatti?

  1. Coerenza con il progetto editoriale

Il testo è coerente con il piano editoriale? In che modo contribuisce al raggiungimento degli obiettivi alla base dell’attività di content marketing?

  1. Anteprima e presentazione

Siamo arrivati all’ultimo punto della nostra check list. Prima di pubblicare, è necessario visualizzare l’anteprima del nostro testo. Dobbiamo capire esattamente quello che il nostro pubblico avrà sotto gli occhi e immedesimarci il più possibile con esso per migliorare il gradimento del nostro articolo o post.

Conclusioni:

Ogni blog o sito web si distingue dagli altri per linea editoriale, tono della comunicazione e molte altre variabili.

Bisogna tenere sempre sotto controllo la direzione nella quale ci stiamo muovendo e la distanza dal traguardo che vorremmo raggiungere. Altre domande dovranno quindi riguardare la specificità del proprio blog/sito/pagina social, per valutare la coerenza interna e l’allineamento con la propria visione di content management.

L’importante è non perdere mai di vista il motivo per il quale stiamo pubblicando e quello che vogliamo ottenere con le nostre pubblicazioni.

Questa check list può essere di grande utilità per tutti coloro che hanno a che fare con il content marketing.

Se inizialmente potrebbe essere necessario rileggerla punto per punto, prima di pubblicare ogni post/articolo, dopo poco tempo, diverrà implicita.

 

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