Social Media e food delivery: in Italia è business d’oro

Social Media e food delivery: in Italia è business d’oro

Social Media e food delivery: questo matrimonio “s’ha da fa”. Con buona pace di Don Abbondio, è ora di dare fiato alle trombe e dichiarare lo stato di massima allerta sul successo del business del cibo sui social. Si tratta di un mix di componenti che ha creato la base di un giro di affari notevole. In Italia mangiar bene è sempre piaciuto e, anche grazie a trasmissioni come Masterchef, ci siamo abituati a farlo con chef stellati. Adesso che la tecnologia non ci è più nemica, abbiamo scoperta la possibilità di farci portare a domicilio la cena senza neanche rinunciare alla comodità delle nostre poltrone. Non poteva che piacerci quest’opzione e infatti così è stato. Ma come si esplica il legame tra food delivery e Facebook? Ci sono diversi passaggi che vi spigheremo volentieri in questo articolo. Buona lettura.

Social Media e food delivery camminano di pari passo. Il successo di questo settore è dimostrato dalla nascita di realtà come FoodoraFoodinho, Deliveroo e Just Eat. Numeri alla mano, la questione è davvero chiara. Secondo una ricerca pubblicata da Tech Crunch, infatti, l’indotto del mercato del cibo consegnato a domicilio sarebbe attorno ai 70 miliardi di dollari, di cui circa 9 generati direttamente dalle piattaforme online. Ecco il punto cruciale!

Si tratta non solo di un settore in rapida espansione che basa molto del suo successo sulla velocità di consegna (solitamente entro i 30 minuti) e sulla facilità di pagamento, che avviene online attraverso carta di credito e Paypal ma anche e soprattutto di un settore che usa nel miglior modo possibile l’attuale tecnologia. Molto fa la geolocalizzazione, che consente agli utenti di verificare le migliori proposte food della zona e di controllare in tempo reale la consegna dell’ordine, ma ancora di più fanno Facebook e affini.

I chatbot di Facebook

Impossibile parlare dei social media e food delivery senza spiegare  l’evoluzione dei chatbot di Facebook. Si tratta di software in grado di simulare una conversazione intelligente con gli esseri umani e l’annuncio di Order to Food di Facebook, che offre l’opportunità di ordinare cibo take away direttamente dalla piattaforma!

Tutto, come sempre, parte dagli Usa. L’anno scorso diverse catene di food hanno iniziato ad introdurre la possibilità di ordinare attraverso i chatbot Facebook. Un bel passo avanti considerando che sono applicazioni intelligenti capaci di rispondere a conversazioni articolate ed ordini ben precisi.

Da Pizza Hut, Domino’s Pizza e Burger King molti sono i food brand che, nelle loro pagine Facebook, hanno voluto usare chatbot in grado di conversare, sottolineare i piatti del menù ed organizzare la spedizione e il pagamento senza mai uscire da Facebook Messenger.

La startup di Alfonsino

E in Italia come siamo messi a chatbot di Facebook?  Abbiamo già un caso che si chiama Alfonsino, prima startup italiana che dà modo di ordinare attraverso un assistente virtuale personale e veloce il cibo da tantissimi ristoranti e non solo, della città di Caserta, attraverso due chiacchiere su Facebook.

Il suo utilizzo non prevede lo scaricare applicazioni (ancora poco amate da noi) e non richiede di effettuare ordini sul sito, permettendo di avere un servizio ancora più veloce e istantaneo.

Social Media e food delivery sono uno dei vostri possibili sviluppi futuri di business. Come farlo? Parliamone insieme.  Raccontateci la vostra storia a noi  scrivendo qua. Tra grafica, design, web marketing e social siamo in grado di aiutare il vostro business in diversi modi

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